22 aprile 2007

Pollice verde

Questo è il periodo dell'anno che preferisco. Quando il clima si fa finalmente mite [ok, in realtà quest'anno il clima è stato costantemente mite, anche quando avrebbe dovuto far freddo... ma non facciamo troppo i pignoli] e le piante ricacciano fuori le nuove foglie e i fiori.
Vado a fare un giro in campagna tutti i giorni, e ogni volta mi piace fare il giro dei miei "possedimenti" a seguire il costante mutare di tutte le piante da frutta e di tutti gli alberelli che ho messo a dimora con le mie stesse mani negli anni scorsi.
Trovo che sia fonte di gran soddisfazione vedere le proprie piante crescere, fiorire, fruttificare, anche (o meglio: soprattutto) grazie alle mie cure.
Sono io che le ho piantate, sono io che ho messo i pali tutori quando necessari, sono io che le ho bagnate durante i periodi di siccità. Continuo ancora adesso a curarle, a potarle, a liberarle dalle erbacce e dai rovi. E, oltre a tutto questo, non mi vergogno di ammettere che con le mie piante ci parlo anche.
E sono convinta che se sono tutte vive, belle e rigogliose, cariche di boccioli e anno dopo anno sempre più grandi e forti, è per tutta la cura, l'amore e le attenzioni che dedico loro.
Forse, se anche non avessi fatto nulla, sarebbero vive e vegete ugualmente. Ma io sono convinta di no.

21 aprile 2007

Oggi canto questa

WINDOW IN THE SKIES - U2

The shackles are undone
The bullets quit the gun
The heat that’s in the sun
Will keep us when there’s none
The rule has been disproved
The stone it has been moved
The grain is now a groove
All debts are removed

Oh can’t you see what our love has done?
Oh can’t you see what our love has done?
Oh can’t you see what our love has done?
What it’s doing to me?

Love makes strange enemies
Makes love where love may please
Soul and its striptease
Hate brought to its knees
The sky over our head
We can reach it from our bed
You let me in your heart
And out of my head...

Oh can’t you see what our love has done?
Oh can’t you see what our love has done?
Oh can’t you see what our love has done?
What it’s doing to me?

Oh, oh, oh, oh...
Oh, oh, oh, oh...

Please don’t ever let me out of you
I’ve got no shame, oh no, oh no

Oh can’t you see what love has done?
Oh can’t you see?
Oh can’t you see what love has done?
What it’s doing to me?

I know I hurt you and I made you cry
Did everything but murder you and I
But love left a window in the skies
And to love I rhapsodize

Oh can’t you see what love has done?
To every broken heart
Oh can’t you see what love has done?
For every heart cries
Love left a window in the skies
And to love I rhapsodize

20 aprile 2007

Torta di farro e frutta


L'altro giorno sono passata al mulino per i soliti acquisti (farina bianca e becchime per le galline), e cogliendo l'occasione che ero lì mi sono fatta dare anche un chilo di farina integrale di farro. Così adesso ho questa farina in dispensa da usare in qualche modo. Per prima cosa ho fatto il pane al farro, molto buono, con la mia macchina del pane. Poi frugando su internet ho trovato questa ricetta, sul sito Cooker.net. Mi ispirava e allora me la sono copiata sul mio quaderno delle ricette e l'ho subito provata.

Veramente facile da fare, per misurare gli ingredienti si usa un vasetto di yogurt da 125 grammi.
  • 1 vasetto di yogurt bianco
  • 2 vasetti di zucchero di canna
  • 3 vasetti di farina integrale di farro
  • 1 vasetto di olio di semi
  • 2 uova
  • 1 pizzico di sale
  • 1/2 bustina di lievito per dolci
  • 2 mele (o altra frutta a scelta)
Preriscaldare il forno a 200°C. In una ciotola versare yogurt, zucchero, farina, uova e l'olio e mescolare bene fino ad ottenere un impasto liscio e omogeneo. Quindi aggiungere il lievito setacciato e il pizzico di sale. Tagliare la frutta a fettine o a tocchetti e unirla al composto. Versare in una teglia di 24 cm di diametro e cuocere per 35-40 minuti.
Una volta fredda, l'ho tolta dallo stampo e l'ho cosparsa di zucchero a velo.

Con questa ricetta partecipo al contest sul farro:
  Ricette di cucina

10 aprile 2007

Torta di mele

Ieri sera mi sono resa conto che avevo finito tutti i biscotti fatti in casa. E questa mattina avevo assolutamente bisogno di una buona colazione da portarmi dietro al lavoro perché con la sveglia alle 4:30 non posso pensare di poter arrivare all'ora di pranzo senza fare nemmeno uno spuntino. E una buona colazione non comprende orrendi biscotti industriali fatti con chissà che ingredienti.
Quindi via, mi sono messa all'opera per fare una torta. Tanto il tempo per riuscire a prepararla e cuocerla c'era.
Dopo una breve ripassata dei miei libri, quaderni e files di ricette ho scelto una classica torta di mele, arricchita poi a fine cottura con una generosa passata in superficie di marmellata di albicocche (ovviamente fatta da me, lo scorso luglio). [La ricetta che ho seguito è pubblicata in un ricettario scaricabile da internet ed è anche on line qui.] L'unica modifica che ho fatto: invece dell'aroma limone ho messo un mezzo cucchiaino di cannella macinata, che secondo me con le mele è perfetto.
Semplicemente deliziosa. Questa mattina mi è stata di grande aiuto e conforto per la lunga mattinata di duro lavoro.
Ideale anche per il dessert di pranzo.