26 dicembre 2006

Rifugio Migliorero (2094 m s.l.m)

Pure oggi giornata splendida, con cielo limpidissimo, niente nubi, temperature basse ma sopportabili. E finalmente sono riuscita ad aprofittare del bel tempo per tornare a camminare un po' per monti, così da smaltire intanto un po' delle cene e pranzi natalizi. Obiettivo della camminata: il Rifugio Migliorero, in Valle Stura.

Rifugio Migliorero

Partenza dalla frazione Besmorello (1451 m s.l.m.) e poi da lì lungo la rotabile che con alcuni tornanti risale nel Vallone dell'Ischiator. Camminata molto facile. Il percorso era innevato ma la neve era poca e ben battuta, e infatti le ciaspole son rimaste inutilizzate e attaccate allo zaino. Peccato solo che gran parte della strada fosse in ombra.

24 dicembre 2006

Santa Irma

Oggi è il mio onomastico.
Lo sanno in pochi e ancora meno sono quelli che mi fanno gli auguri.
O ben, non importa. In realtà l'onomastico è una ricorrenza poco sentita nella mia famiglia e raramente si festeggia.
Comunque, auguri a tutte quelle che si chiamano, come me, Irma e anche a tutte le Adele, visto che oggi è anche Sant'Adele.

15 dicembre 2006

VdS

Ieri sera, dopo tre mesi di corso, ho sostenuto e superato l'esame per diventare volontario di Croce Rossa! La prova di ieri abilita anche al servizio in 118.
Probabilmente inizierò il tirocinio già la prossima settimana.
Bello.
Non vedo l'ora. :o)

14 dicembre 2006

Crostata

Da ieri ho di nuovo un forno. Era da circa due mesi che lo aspettavo... e finalmente ieri me l'hanno portato e montato. E' bellissimo! So già che diventeremo grandi amici.
Così questa mattina mi sono scatenata: ho potuto dar libero sfogo a tutte le mie voglie culinarie represse. Passando poi gran parte del tempo tra una cottura e l'altra a guardare le mie creazioni attraverso il vetro, come una scema :P
Ho preparato le streghe (ricetta delle sorelle Simili), il roast beef, le patate al forno, i batter puddings e una crostata.
Crostata
La crostata "secondo Carlo", con una frolla un po' particolare, preparata con 300 grammi di farina, 150 grammi di burro, 100 grammi di zucchero, 2 tuorli, 1 cucchiaio di Marsala, la scorza grattata di un limone, 1 pizzico di sale e mezza bustina di lievito. Poi in forno a 180° per circa 45 minuti.

08 dicembre 2006

Regali

Natale si avvicina inesorabile. E io non ho ancora acquistato nessun regalo. La cosa strana è che non ho nemmeno ancora comprato niente per me. Da quando ho una mia limitata disponibilità economica, mi piace farmi dei piccoli regali per Natale, oltre ai canonici regali per i miei cari. Tutti rigorosamente impacchettati, ognuno con la sua etichetta "per Irma da Irma" e messi da parte per essere poi aperti il 25 dicembre.
Ma quest'anno non desidero nulla. Non ho bisogno di niente. Non c'è niente che mi manchi.
No, non è vero. Ho dei desideri. Ma o sono irrealizzabili o son cose che non possono essere messe in un pacchetto sotto l'albero (che non c'è).
Mi mancano cose e persone che nessuno mi può più dare, nemmeno Gesù Bambino in persona (avrebbe dovuto pensarci prima).

E ora piove. Ho voglia di neve.

03 dicembre 2006

A Roma!

Ieri giornata a Roma.
Partiti da Mondovì alle 5 del mattino, abbiamo poi posato i piedi sul suolo della capitale poco dopo le 13. Il pullman ci ha scaricato all'EUR e da lì abbiamo preso la metropolitana fino al punto di raccolta.
La metro è intasatissima. Non ho paura, ma spero fortemente che non capiti nulla perché non oso pensare che potrebbe succedere se la folla fosse presa da un attacco di panico. Ma il mio timore è infondato: siamo tutti persone normali, ordinate, civili. Siamo in tanti, sì, ma tutti pazienti e tranquilli. A un certo punto, non so come, riesco a salire su un treno, che non è pieno: di più, molto di più. Dopo un breve viaggio, che pare interminabile, scendiamo al Circo Massimo.
Una volta fuori, Roma mi sorprende. Anzi: mi colpisce come un pugno allo stomaco e rimango a bocca aperta di fronte ai ruderi che si trovano subito dietro al Circo Massimo. Ma questo primo assaggio è ancora niente!
Sapevo che Roma è una città che trasuda storia ad ogni angolo, non immaginavo però fino a questi punti! E' un museo a cielo aperto! Sfortunatamente non posso perdermi nel mio stupore di fronte alle opere d'arte, perché rischio di perdere il mio gruppo. Quindi ho solo il tempo di brevi occhiate e di scattare qualche foto, purtroppo...
C'è una marea di gente incredibile! Che continua ad arrivare a ondate sul grande spiazzo erboso. Gente comune, famiglie, persone anziane, bambini e giovani. Il clima è sereno, amichevole. Tanti accenti e dialetti diversi: veneti, toscani, emiliani, romagnoli, piemontesi, lombardi. Siamo tutti lì per lo stesso motivo, spinti dagli stessi ideali e dagli stessi desideri, e questo si percepisce ed è una bella sensazione. Non si perde occasione di scambiare qualche parola con chi ci passa accanto. Corredata dalla frase di rito: "voi da dove arrivate?".
Dobbiamo camminare fino a piazza S. Giovanni. Alla fine, il gruppo "Mondovì" lo perdiamo e rimaniamo in due, decisi a fare tutto il possibile per arrivare vicino al palco da dove parleranno Silvio e Gianfranco. Ma arriviamo che la piazza è già colma di persone e riuscire a farsi largo è impresa titanica. Riusciamo ad avanzare fino a un certo punto, ma poi procedere è impossibile. Ci accontentiamo (anche perché, a meno di spiccare il volo, non abbiamo alternative), anche se da dove siamo noi gli oratori li vediamo a malapena.
Alla fine dei discorsi ci rimettiamo in marcia. L'appuntamento è per le 20 al pullman e dobbiamo tornare alla metropolitana. Decidiamo di andare a prenderla alla fermata del Colosseo, così da risparmiarci un po' di strada, visto che i piedi iniziano ad accusare segni di stanchezza. Tanto siamo sicuri che il Colosseo "è lì, in fondo alla via"... ma con orrore ci rendiamo conto che in fondo alla via che abbiamo percorso il Colosseo NON c'è. Ma c'è un altro edificio [S. Maria Maggiore mi dirà poi questa mattina la Guida Rossa del TCI, n.d.a.]. Attimo di panico. Prendo le redini della situazione e vado a chiedere indicazioni in un bar. "Scusi, ma sa, siamo di Cuneo..." :D fortunatamente non siamo poi così fuori strada, e alla fine, non so come, riusciamo a trovare una fermata della nostra linea di metro, anche se non è la fermata che stavamo cercando noi ma quella dopo (Cavour). Viaggio stipati come in un carro bestiame come al mattino, ma ora è pure peggio perché la gente è tutto il giorno che cammina e l'aria - la poca aria che rimane - è irrespirabile. Minuti che paiono ore, perché tra "odore umano" e stanchezza che inizia a farsi sentire, la voglia di riposar le stanche membra sul pullman è sempre più forte. Arriviamo per primi. Gli altri sono rimasti imbottigliati nella massa. Da cosa ci dicono, col passare dei minuti la metropolitana s'è intasata ancora di più. Ci vorranno quasi due ore prima che tutti riescano a tornare al nostro mezzo. A saperlo prima, ci potevamo fermare a mangiare qualcosa di caldo in centro, invece di accontentarci del panino avanzato di pranzo. Aprofitto dell'attesa per prendere due appunti sulla giornata appena trascorsa sul mio fido Moleskine e per dormicchiare un pochino.
Viaggio di ritorno interminabile. Se all'andata, con la luce del giorno, mi ero potuta distrarre guardandomi mezza Italia scorrere fuori dal finestrino, ora è tutto buio e non si vede nulla. Sono stanchissima e cerco di dormire, ma bloccata come sono sul sedile, senza possibilità di distendermi un po' o di allungare le gambe, riuscire a riposare è quasi impossibile. Sosta in autogrill nel primo che troviamo raggiunta l'autostrada a Livorno. Alle 2 del mattino. Autogrill preso d'assalto già da altri pullman prima di noi. E infatti è pieno di gente. Le bariste sono stravolte (ci diranno poi che è dalle 23 che sono sotto assedio) e il cibo scarseggia.
Raggiungiamo la nostra amata cittadina poco dopo le 5. 24 ore dopo la nostra partenza. Sono a pezzi, la schiena che grida vendetta. Però sono contenta. E' stata la prima volta che ho preso parte a una manifestazione di questo tipo. Bella esperienza. Ne valeva la pena.
E ora, andiamo avanti!

29 novembre 2006

Ravanando per la Valle Pesio

Oggi di nuovo uscita per monti. Di nuovo in Valle Pesio. L'obiettivo che ci eravamo prefissati: Punta Labiaia Mirauda (1971 m s.l.m.).
Guida alla mano siamo partiti dal Pian delle Gorre. Ma dopo più di un'ora di marcia ci siamo accorti di aver preso il sentiero sbagliato... che era a fondo cieco. Il tempo limitato ci ha costretti a rinunciare all'ascesa (e perché, anche volendo, alla fine il sentiero giusto non siamo riusciti a individuarlo). Peccato.
Vorrà dire che ritenteremo in futuro.
Sperando di riuscire a capire dove cappero si trova quel maledetto "sentiero che sale a sinistra nella faggeta".

26 novembre 2006

Oggi canto questa

JEALOUS GUY - John Lennon

I was dreaming of the past.
And my heart was beating fast,
I began to lose control,
I began to lose control.

I didn't mean to hurt you,
I'm sorry that I made you cry,
I didn't want to hurt you,
I'm just a jealous guy.

I was feeling insecure,
You might not love me any more,
I was shivering inside,
I was shivering inside.

I was trying to catch your eyes,
Thought that you were trying to hide,
I was swallowing my pain,
I was swallowing my pain.

24 novembre 2006

[Carpe Diem] Postilla

Talvolta il destino ci concede una seconda possibilità.

23 novembre 2006

Carpe Diem

Da qualche giorno ci penso.
Al fatto che spesso si perdono delle occasioni. Si buttano via perché si è distratti da altro, oppure perché lì per lì non le riconosciamo o non le riteniamo importanti. Salvo poi rendersi conto a posteriori che forse sarebbe stato meglio far scelte diverse. Senza lasciarsi troppo condizionare dal mondo esterno e dai falsi moralismi.
Come un disco rotto dentro di me si ripete all'infinito questo verso di Camillo Sbarbaro:
"Felicità non t'ho riconosciuta che al fruscio con cui ti allontanavi"
E resta un po' d'amaro in bocca. Per quello che poteva essere e non c'è stato (per ora, ma meglio non farsi troppe illusioni). Per quella felicità che era lì a portata di mano e che non ho voluto prendere.
E per cosa? La vita è breve, costellata di dolore e sofferenza. Perché gettare alle ortiche le cose belle che ci possono capitare?
Ora non so che darei per poter tornare indietro.
“Andai nei boschi perchè desideravo vivere con saggezza, per affrontare solo i fatti essenziali della vita, e per vedere se non fossi capace di imparare quanto essa aveva da insegnarmi, e per non scoprire, in punto di morte, che non ero vissuto. Non volevo vivere quella che non era una vita, a meno che non fosse assolutamente necessario. Volevo vivere profondamente e succhiare tutto il midollo di essa, vivere da gagliardo spartano, tanto da distruggere tutto ciò che non fosse vita, falciare ampio e raso terra e mettere poi la vita in un angolo, ridotta ai suoi termini più semplici ”
(da "Walden ovvero la vita nei boschi" di Thoureau)

22 novembre 2006

Casino del Cars (1864 m s.l.m.)

Un'altra breve escursione, di nuovo in Valle Pesio. Questa volta siamo partiti dal Villaggio Ardua e ci siamo diretti al Casino del Cars, una sella che mette in comunicazione la Valle Pesio con la Valle Ellero.
La giornata era spettacolare! come si può vedere dalla foto che ho scattato una volta arrivata a destinazione. Niente foschie o nebbie a nascondere la pianura, aria cristallina tanto era nitida e pulita. Proprio bello, da non voler più tornar giù. Anche perché al sole, riparati dall'aria da alcune grosse rocce, a ridere per le battute dei colleghi, si stava divinamente. Ma ahimé il tempo è tiranno e dopo una breve pausa per mangiare e riposare un pochino, si è dovuti tornar giù a valle.

19 novembre 2006

Tra castelli e vigne

Oggi bella escursione per Langhe con un collega. Dovevamo essere più persone, ma all'ultimo gli altri hanno avuto dei contrattempi e così siamo rimasti in due (e un cane). Siamo partiti da Serralunga d'Alba e ci siamo diretti verso Perno, percorrendo principalmente carrarecce e capezzagne tra le vigne. Arrivati a Perno siamo andati fino alla bella cappella di S. Stefano, dove ci siamo fermati una mezz'ora per pranzare. Poi di nuovo in marcia per concludere l'anello e ritornare a Serralunga. Il percorso non presenta difficoltà, il dislivello complessivo è infatti di soli 416 metri.
Alla fine, prima di rientrare, siamo anche andati a visitare il castello, molto bello e ben conservato.
Bel giro. Peccato solo per la luce, che dato il cielo velato non era delle migliori. Però è stata una bella camminata, e la compagnia più che gradevole non ha fatto che rendere la giornata molto piacevole.

17 novembre 2006

Diamante

Come forse si può notare da quanto scrivo, sono attaccatissima alla mia terra. Quando sono in giro per lavoro, poter vedere attorno a me le mie montagne, il profilo inconfondibile della mia città, tutti i posti che mi sono cari mi fa stare bene e in pace con me stessa.
Però c'è un altro posto che occupa una fetta del mio cuore.
Diamante. La "Perla del Tirreno", come la definì Matilde Serao. Un bellissimo paesino di pescatori che se ne sta arroccato sulla costa calabrese, la riviera dei cedri.
Ci sono stata la prima volta che avevo 3 anni. E da quel momento in poi tutte le estati, quasi senza eccezioni. Oramai anche laggiù per me è "casa". Distante più di 1000 km da qui, permette davvero di staccare dalla vita di tutti i giorni, lontano da impegni, preoccupazioni.
Quando riesco a andare giù per farmi qualche giorno di ferie è un vero e totale relax. E ogni tanto, soprattutto adesso che le giornate qui iniziano a essere fredde e corte, ripenso con nostalgia al sole, al mare, alle passeggiate sul lungomare, al raspio vetrino delle cicale nelle ore più calde del pomeriggio, a tutti i colori e profumi di quell'angolino di Calabria. Il dedalo delle viuzze della città vecchia qui e là variopinte per i murales, la mozzarella fresca del caseificio artigianale, il sapore incredibile dei pomodori maturati al caldo sole meridionale, la strepitosa granita al cedro di Pierino, il pesce freschissimo della "Guardiola" pescato e cucinato da Pino, i fusilli al sugo di capra del Ristorante "Gli Ontani" a Buonvicino, gli scogli della spiaggia del lungomare sud dove da bambina mi piaceva passare ore a catturare granchietti e chioccioline, i tramonti sul mare, la generosità e ospitalità della gente di Calabria, il piccante dei diavolilli, e il Pane! e che Pane! in grandi forme, da tagliare a fette, che rimane buono per tanti giorni!...
Che voglia di fuggire e andare laggiù. La tentazione ce l'ho ogni volta che prendo l'autostrada in direzione Savona. Devo uscire a Ceva per andare al lavoro, ma quanto vorrei tirar dritto e andare a ricaricarmi le pile nella mia bella Calabria.
Questa foto l'ho scattata lo scorso maggio, dal lungomare nord di Diamante. Il mare era un po' agitato, ma il colore e la luce erano splendidi. Ora ce l'ho come sfondo del desktop.

12 novembre 2006

Monte Alpet (1611 m s.l.m.)

Oggi escursione tranquilla. In programma c'era una passeggiata per Langhe, ma la nebbia ci ha fatto desistere e optare per un'altra destinazione.
Dopo una breve consultazione con i colleghi, abbiamo deciso di fare un giretto sul Monte Alpet. Siamo arrivati in auto fino alla Pra di Roburent e da lì abbiamo proseguito a piedi.
La giornata era davvero spettacolare, al sole faceva veramente caldo contando che siamo quasi a metà novembre.
Il Monte Alpet è piuttosto bassino, però la vista dalla cima è molto bella, sia verso il Monviso e la pianura (vedere foto allegata), sia verso le altre montagne delle Alpi Monregalesi.

11 novembre 2006

Passo del Duca (1989 m s.l.m.)

Dopo tante, troppe, settimane di inattività, finalmente ieri sono tornata a macinare km sulle nostre belle Alpi.
Giro breve ma comunque una bella camminata, con partenza da Pian delle Gorre (992 m s.l.m.) fino al Passo del Duca (1989 m s.l.m.).
La giornata era abbastanza limpida, temperatura molto gradevole al sole, un po' più fresca all'ombra. Davvero una bella escursione. Abbiamo anche visto un gruppetto di camosci, già con la scura livrea invernale, che stavano pascolando ai piedi del Marguareis.

07 novembre 2006

Ma che dovrei fare?

Ultimamente mangio poco. Poco appetito, lo stomaco per lo più chiuso. Diciamo che è per troppo stress.
Oggi passo tutta la mattina a lavorare. Gran parte del tempo l'ho trascorso in mezzo a un centinaio di vacche, per lo più libere, a schivare calci e a prendermi codate in faccia. Non ho fatto colazione. Non avevo fame. Ho preso un dito di caffé a metà mattina con due cucchiaini di zucchero, perché la fatica e l'ipoglicemia iniziavano a farsi sentire. Non bevo mai caffé, ma questo passava il convento e quindi meglio che niente.
Arrivo a casa che è ormai ora di pranzo. Però prima ci vuole assolutamente una doccia, visto che "profumo" decisamente di stalla. Tempo mezz'ora o poco più e ho finito, scendo in cucina perché ora un'idea di fame forse c'è. E cosa trovo? Tutto sbaraccato, nemmeno più un piatto per me in tavola. La pasta avanzata già data al cane. Ovviamente mi si è di nuovo chiuso lo stomaco. Fossi da sola è un conto. Ma io non vivo da sola. Ed è peggio. Perché qui pare che nessuno si sia accorto che esisto, che mangio poco o nulla e che sto male. Che bello.
Ho caricato i piatti e le pentole sporche in lavastoviglie e l'ho fatta partire. Poi me ne sono tornata qui in camera. Magari più tardi esco e vado a farmi un giro, per sbollire un po'.

04 novembre 2006

Volersi far del male

Svegliarsi la mattina e rendersi conto che, forse, oggi si sta un pochino meglio di ieri.
Ma poi andare al computer e mettersi a rileggere tutte le sue email...

01 novembre 2006

La nostra notte

Non ho mai scritto poesie. Non credo di esserne capace, ma invidio molto chi riesce a sublimare le emozioni in parole e a metterle nero su bianco.
Come ad esempio in questa, che non ho scritto io ma mio cugino Giovanni, pubblicata in un suo libro nel 1990 (Frammenti di Poesie, ed. La Ghisleriana).
Impressionante davvero quanto oggi ritrovi di me in questi versi.
La nostra notte
come un dolce incubo.
Il tuo profumo
addosso
era la vita.
E' sparito
contro la realtà crudele,
s'è fatto sudore freddo,
dolore.

Confusa e felice

Felice perché mi sta capitando una cosa bellissima grazie a una persona così splendida che ogni tanto mi viene il dubbio che esista davvero.
Confusa perché non so ancora che succederà.
Ma sono anche spaventata. Ho paura perché temo di perdere il controllo dei miei sentimenti e di dare una di quelle nasate memorabili.
Parimenti, ho paura di sbagliare ed essere io stessa la causa del fallimento.
Mi sento un po' come se fossi intenta in un'ascesa a una vetta altissima (giusto per restare in tema "montagne"). La cima è lì, la vedo, bellissima, sembra essere a poca distanza. In realtà il cammino è lungo e pieno di insidie. Certi momenti mi pare di essere su un sentiero facile e che la meta sia vicina, ma in altri è come aver che fare con rocce verticali dove un solo passo falso mi porterebbe a precipitare giù in fondo.
Però non voglio fuggire. Non posso scappare da una cosa che ancora non ho capito fino in fondo e che potrebbe essere qualcosa di importante.
Certe situazioni vanno affrontate con coraggio e forse con anche un briciolo di imprudenza.
Sempre meglio dire "abbiamo provato e non è andata" che restare per tutta la vita col rimpianto di non aver nemmeno tentato.
Il problema è che forse quest'altra persona la pensa diversamente.

Non so se questo post abbia una logica. Scusatemi. Ma, come ho detto, sono confusa.

[Aggiornamento delle 16]
Come al solito. Io NON posso essere felice. Perché quando capita, poi succede sempre qualcosa che mi fa ripiombare nello sconforto.
Per rimanere nella metafora di cui sopra: c'è stata una scossa di terremoto che ha agitato la "mia" montagna. E io sono rotolata giù. Ora sono di nuovo in fondo, ferita e attonita, tutta la strada percorsa annullata in un attimo.
Scrivevo che non volevo fuggire. Non fuggo, perché ho troppo male per decidere fare qualsiasi cosa.
Non so che succederà, se succederà qualcosa, se farò qualcosa. Non so più nulla ormai.
Un po' me lo sentivo che sarebbe andata così, devo avere un magnete interno attira-sfiga. Mi sono illusa che per _una_ volta le cose potessero andare in un'altra direzione, ma, come ho scritto, era solo un'illusione.
"La solitudine si paga in lacrime" e io sto di nuovo pagando... :°(

29 ottobre 2006

Alba

Foto scattata questa mattina. La montagna sulla destra è il M. Fantino, sulla sinistra c'è la Cappella della Balma.
Giornata fortunata. Niente nebbia (meno male!), temperatura estiva. E finalmente abbiamo incarnierato la prima starna della stagione.

16 ottobre 2006

Il modello unico

Ecco il nuovo sistema di tassazione inventato dal governo Prodi, geniale nella sua semplicità:
A) quanto guadagni?
B) mandaceli.

[Letta su Libero del 15/10/2006]

14 ottobre 2006

Come iniziare bene la giornata...

...salire sulla bilancia e scoprirsi un chilo in meno dall'ultima volta! (cioé dalla settimana scorsa)
^_________^

08 ottobre 2006

Apertura 2006

Oggi giorno d'apertura.
Con circa venti giorni di ritardo sul calendario venatorio. Ritardo grazie a quei fetenti di animalisti che hanno alimentato il caso dei "poveri bambi" [ignari del fatto che la caccia di selezione agli ungulati esiste da mo' ed è praticata in tutta Europa, non solo in Piemonte], e agli incompetenti che nel ricorso hanno infilato anche le Aziende Faunistico-Venatorie.
L'importante è che la situazione si sia finalmente risolta.
Giornata bellissima. Cielo limpido e terso, visibilità ottima e temperatura fresca ma sopportabile. I cani hanno lavorato molto bene. Le starne, nonostante le nostre iniziali paure, c'erano ed erano in buon numero.
La prima ferma veramente emozionante, con Pimpa davanti e Brina in consenso.
Solo i cacciatori sono stati scarsi sfortunati... alla fine della mattina il carniere era ancora vuoto.
Però meglio così: avremo ancora starne per la prossima giornata di caccia!

05 ottobre 2006

La bella nel bosco

30 settembre 2006

Autunno

Naturalmente è tutto prodotto dal mio bosco.
Quest'anno che è tutto cintato (per poter lasciare le capre libere di girare in lungo e in largo) ci sono molti più funghi. Chissà come mai...

26 settembre 2006

Senza offesa, ma...

Vi hanno preso per il culo.



Grazie a Il Giulivo
:D

24 settembre 2006

Nuovo template

Oggi ho finalmente cambiato template.
Era da un po' che cercavo qualcosa di carino per rinnovare l'aspetto del mio blog. Ero stufa di fiocchi di neve (anche se Frost era una template molto carino, IMHO)
Alla fine ho deciso di provare con questo qui. Semplice e essenziale. E anche i colori sono gradevoli e non fanno venir male agli occhi.
Non sono del tutto convinta però. Mi piacerebbe avere i testi giustificati, ma non sono riuscita a trovare il modo di farlo (temo che non sia possibile).
Mah.

* Aggiornamento del 25/09/2006
Ho deciso di cambiare di nuovo. Per ora c'è questo qui. Poi si vedrà.

Ricamino veloce veloce

Bavaglino ricamato ieri sera per il bimbo del vicino della casa di campagna, che è nato pochi giorni fa.
Ricamino facile, ci ho messo meno di due ore pur buttando un occhio di tanto in tanto alla tv. Lo schema l'ho preso da un vecchio numero de "I capolavori del punto croce".

21 settembre 2006

Raccolto

Ecco il mio raccolto di zucche. Quest'anno ho scelto di coltivare la varietà Rouge Vif d'Étampes, un'antica varietà francese. Come al solito, sono rimaste un po' piccole, colpa della terra cattiva del mio orto e della siccità di quest'anno.
Una l'ho già fatta andare la scorsa settimana: minestra di riso e zucca, seguendo la ricetta di Petronilla.

13 settembre 2006

Maledizione

Tu, lurido morto di fame, pezzente senza un minimo di dignità, essere immondo con il quoziente intellettivo inferiore a quello di un'oloturia, tu che mi hai rubato l'antenna della radio della macchina...
Ti auguro con tutto il cuore che ti venga un'enterite inguaribile e incurabile e che il mal di stomaco e la dissenteria ti accompagnino fino all'ultimo giorno della tua, spero lunga, vita.

Scusate neh, ma quando ci vuole ci vuole. :o(

23 agosto 2006

Non c'è problema...

Ho tutto il tempo, la pazienza e la voglia di sedermi lungo l'argine di quel fiume in cui, prima o poi, vedrò transitare il tuo cadavere, mio caro.

[cit. billo, letto sul suo blog, mi ci sono ritrovata e ho deciso di metterlo anche qui]

16 agosto 2006

Monte Faraut (3046 m s.l.m.)

Ferragosto trascorso sui monti con alcuni colleghi.
Siamo saliti fino a circa 2000 metri con la macchina il lunedì pomeriggio. Abbiamo poi trovato un buon posticino dove pernottare e abbiamo montato le tende.
Era la prima volta che dormivo in tenda, benché la mia tenda abbia i suoi anni non mi era mai capitata l'occasione di usarla.
Esperienza interessante. Sarebbe stata anche piacevole se non fosse stato per il freddo insopportabile, il materassino trooooppppo sottile -povera la mia schiena!- e gli inquietanti fruscii del vento che per tutta la notte mi hanno fatto compagnia. Però, lo ammetto, c'è di peggio. E tribolando si imparano ad apprezzare le piccole cose quotidiane a cui non si fa più caso, tipo un letto comodo con un bel materasso morbido in una stanza chiusa al riparo dalle correnti d'aria fredda.
A parte tutto, è stata una bella esperienza: era da anni che non avevo occasione di potermi fermare a contemplare le stelle senza l'inquinamento luminoso della civiltà. Il cielo era tutto tempestato di stelle e stelline! Non se ne vedono così tante dalla città. Ho anche visto diverse stelle cadenti! Uno spettacolo! :o)

Il giorno dopo, freschi -sicuramente: 4°C!!!- e riposati (???!), ci siamo messi in marcia per raggiungere il Monte Faraut. Un tratto l'abbiamo percorso in auto. Non per pigrizia, ma perché c'erano i bimbi di alcuni colleghi e quindi abbiamo cercato di rendere più semplice l'escursione.
Alla fine abbiamo messo le gambe in spalla dai 2400 metri o poco più. La salita è stata una passeggiata. Si arriva fino ai 3046 metri senza dover passare in punti pericolosi o impegnativi. Anche il passaggio su pietraia è decisamente agevole e senza particolari difficoltà. La vista una volta in vetta è davvero bella.
Sulla via del ritorno abbiamo anche incontrato un Gipeto! Ha fatto un paio di giri a bassa quota sopra di noi. Talmente bello che son rimasta incantata e quando mi son decisa di mettere mano alla macchina fotografica, 'sto fetente era già abbastanza lontano...
Per pranzo eravamo di nuovo dalle tende.
E dopo pranzo ho dovuto subire la lettura delle carte fattami dal malgaro della zona... Mi hanno praticamente obbligata e poi tutti a farsi delle gran risate man mano che la mia vita passata e futura veniva fuori in mezzo a quelle carte.
[Inizio a temere che i colleghi mi invitino a queste gite sui monti solo per prendersi gioco di me ad ogni occasione... >:o> ]
Mah. Sul passato ci ha preso abbastanza [ma IMHO era stato imbeccato ad hoc la sera prima]. Il futuro un po' incerto. Speriamo solo che l'interpretazione fatta dal malgaro e dai presenti non sia quella giusta... argh! :o\
O povera me! :D

12 agosto 2006

Purity Test

Ormai in ufficio si parla quasi solo più di questo test. Maledetta me e il giorno che ho segnalato il link a un collega! :D
Il mio punteggio in ogni caso è 95%. E dei colleghi nessuno mi ha ancora battuto.
Lo dico sempre che sono una santa ragazza! :P

03 agosto 2006

Cima di Nasta (3108 m s.l.m.)

Oggi escursione sui monti. L'obiettivo era la Cima di Nasta, 3108 metri.
Siamo partiti dal piano della casa del Re (1762 m) e siamo saliti in un'ora e mezza a Rif. Remondino (2465 m). Una breve pausa per mangiare qualcosa e poi via verso la Cima Nasta.
Abbiamo raggiunto prima il lago di Nasta e dopo aver deciso l'itinerario abbiamo proseguito verso la cima.
Però questa volta la cima non l'abbiamo raggiunta. C'erano alcuni passaggi esposti e abbastanza difficili da percorrere e quindi abbiamo deciso che era meglio non rischiare e tornare indietro.
Io ho dato forfait a 2945 metri. C'era da arrampicarsi su una roccia parecchio liscia e ho deciso che era più saggio ascoltare la vocina che mi diceva che rischiavo di fare il passo più lungo della gamba. I colleghi hanno superato quella parte, ma pochi metri più su anche loro hanno scelto di fare dietro front.
Non importa. La giornata è stata bellissima lo stesso con un tempo spettacolare nonostante le previsioni fossero tutt'altro che buone.
Ora ho la faccia rossa come un gambero, ho le vesciche hai piedi (devo decidermi a comprare un paio di scarponcini nuovi!) ma sono molto contenta. :)
La vista da lassù era mozzafiato! Si vedeva anche il golfo di Nizza!!
Nella foto la cima Nasta fotografata quando ormai ero ridiscesa al laghetto e mi stavo godendo il sole stesa su una pietrona enorme. Il canalino stretto al centro della foto è quello che abbiamo percorso nel tentativo di conquistare la vetta. L'ho fatto quasi fino alla fine, ma poi niente, non me la sono sentita di continuare. Non volevo mettere di nuovo alla prova i riflessi del mio Angelo Custode... :P

30 luglio 2006

La sindrome dello scoiattolo

E ad oggi siamo a un totale di 33 barattoli da 250 ml tra marmellata di pesche, albicocche e susine!


[Nella foto ci sono un paio di barattoli in meno perché sono già stati regalati].
Solo frutta, zucchero e una lunga e lenta cottura a fuoco basso. Ovviamente non ci sono paragoni con le marmellate di produzione industriale!
Oggi c'è in programma la raccolta di altre susine e quindi questa sera o domani metterò su un altro pentolone.

12 luglio 2006

La mia prima birra

Questo qui accanto non è il bidone della rumenta.
E' il mio fermentatore e contiene la mia prima birra.
Oddio, adesso non è ancora birra, è mosto. Ma al più presto dovrebbero entrare in azione i lieviti. Ho usato un kit preparato, il modo più facile per iniziare a prendere confidenza con i procedimenti di birrificazione.
Se tutto fila liscio tra 3 o 4 giorni potrò già imbottigliare. Sarà poi necessaria una maturazione in bottiglia di circa un mese prima di poter stappare.
Che poi, se devo essere sincera, io sono astemia. :P Però chissà, magari con la scusa di dover assaggiare le mie creazioni potrei cambiare opinione sugli alcolici...

10 luglio 2006

Campioni del mondo!!!

Mai visto un caos del genere per le strade! :o)

04 luglio 2006

Nuntio vobis gaudium maximum

Habemus Specializzazione!
Dopo tre anni di sacrifici e penitenze, da poche ore sono finalmente Medico Veterinario specializzato in "Sanità Animale, Allevamento e Produzioni Zootecniche"!!
La tesi che ho discusso:

"Il ruolo del test istologico nell'ambito degli esami condotti dai Consorzi di carne garantita per il controllo delle sostanze vietate dal D. L.vo 336/99. Uno studio in Piemonte: CO.AL.VI."

25 giugno 2006

Il mio primo 3000!

Fine settimana passato in montagna.
Siamo partiti sabato nel tardo pomeriggio per raggiungere il Rifugio Livio Bianco (1910 m s.l.m.), dopo una camminata di circa 2 ore e 40 minuti da S. Anna di Valdieri (978 m). Cena e nanna in rifugio, piccolo ma accogliente.
Il mattino di domenica, sveglia presto e via per raggiungere il nostro obiettivo: il Monte Matto (3088 m).
E' stata una lunga e faticosa escursione, soprattutto quando si camminava nelle pietraie e si doveva un po' improvvisare il sentiero cercando la via più agevole per procedere senza perdere d'occhio gli ometti di pietre.
Il tratto peggiore: l'ultima pietraia prima della cima, abbastanza insidiosa per via dei numerosi massi mobili... fortunatamente siamo riusciti a attraversarla sia in salita che in discesa senza danni, però in certi momenti ammetto di aver avuto un cicinin di paura :P
La nostra camminata è stata più volte resa molto interessante dalla comparsa, a distanza ravvicinata, degli abitanti della zona: camosci nel primo tratto, stambecchi a altitudine maggiore.

Dopo circa 3 ore e 50 minuti ero sulla vetta.
Per la prima volta a 3000 metri di quota!
Una gran soddisfazione dopo tanta fatica. Come sempre dopotutto.
Solo pochi minuti per riprender fiato, godere un po' del panorama e fare un paio di foto perché la nebbia iniziava a salire.
Veramente una bella gita. E poi era la prima volta che vedevo dal vivo gli stambecchi! Mai mi sarei aspettata di poterli avvicinare così! :o)
Peccato solo il tempo che è stato molto variabile: al mattino decisamente sereno, poi in tarda mattinata sono salite delle nubi che ci hanno portato nebbia e pioggia. Una volta scesi al rifugio è di nuovo uscito il sole.

18 giugno 2006

Perplesso

Oggi ho portato su in casa dal giardino Giuggiola. Era da un po' che volevo pesarla e misurarla, ma presa da mille impegni non ero ancora riuscita a trovare il tempo per farlo.
Così anche Lancelot ha avuto occasione di vederla per bene da vicino. Anche se era decisamente perplesso... :D

15 giugno 2006

La sorpresa nell'uovo!

Tortine alle carote

Ieri pomeriggio presa dall'ispirazione mi sono cimentata in questa ricetta, trovata sul sito Kucinare.it. Il risultato sono delle tortine dorate, morbidissime, molto simili alle Camille del Mulino Bianco. Ma rispetto a queste sono molto molto più buone!

Prima di tutto ho polverizzato 130 g di mandorle pelate.
Ho poi sbucciato e grattugiato 450 g di carote.
Ho sbattuto bene 3 uova fresche delle mie fedeli galline con un pizzico di sale. Ho aggiunto 370 g di zucchero e ho montato bene per una decina di minuti con lo sbattitore elettrico.
Quindi ho aggiunto le mandorle, le carote, una bustina di vanillina, 450 g di farina setacciata e 150 ml di olio di semi.
Ho amalgamato bene e infine unito 150 ml latte (in cui ho fatto sciogliere una bustina di lievito immediatamente prima).
Ho versato l'impasto, con l'aiuto di un mestolo, nei pirottini di carta per muffins, precedentemente adagiati nella teglia per muffins.
Infornato tutto in forno caldo a 160° per circa 25 minuti.

14 giugno 2006

[Lavori in Corso] Manzette Frisone

Questo è il ricamo a cui lavoro cerco di lavorare in questo periodo. Si tratta di un kit intitolato "Mucche nella foschia del mattino". Ma il veterinario che c'è in me rifiuta questa superficiale definizione e preferisce un più preciso: "Manzette Frisone nella foschia del mattino".
Per ora di manze ce n'è solo una: quella centrale. Conto di far apparire le sue colleghe quanto prima. Ma di più urgente al momento c'è la tesi di specializzazione da terminare e consegnare...

10 giugno 2006

Serata di terrore

Questa sera ho perso almeno almeno 10 anni di vita... :oTorno a casa dopo tutto il pomeriggio passato da una collega a lavorare alla nostra tesi di specializzazione, e mi trovo l'inferriata della porta del terrazzo chiusa ma la porta a vetri aperta... il babbo ha lasciato tutto così incurante delle mie raccomandazioni di chiudere sempre Lancelot in casa quando esce.
Se ci siamo noi ok, lo si lascia andare a prendere un po' d'aria fuori sul terrazzo e ogni tanto gli si butta un occhio. Ma andar via lasciandolo lì, NO!
"Ah, ma tanto non scappa"... "Ma dove vuoi che vada".... e frasi del genere a prendere in giro il mio essere troppo apprensiva.
Ma Lancelot non è un gatto come gli altri. Lui è un gatto tonno. Anzi, è proprio scemo. 9 kg di beata ingenuità. Non ha la minima idea di come sia il mondo fuori. Non è un gatto nato per strada. Lasciarlo andare a zonzo senza controllo sarebbe come una condanna a morte.
Comunque questa sera torno e mi trovo tutto spalancato.
E Lancelot non c'è! O__O
Panico.
Lo cerco in casa.
Non c'è.
Lo cerco fuori.
Nemmeno.
Lo chiamo per minuti e minuti.
Ogni tanto è già capitato che si vada a nascondere in un qualche angolino del terrazzo, o nei vasi. Ma dopo poco salta fuori con l'aria basita del tipo "cercavi me??".
Ma questa sera nulla da fare. Chiamo chiamo ma lui sembra svanito nel nulla.
Inizio a temere seriamente di non rivederlo più... me l'immagino finito sulla strada e scappato chissà dove per la paura...
Mi viene il groppo in gola e quasi non riesco più a chiamarlo. :o(
Mio fratello intanto si accorge del trambusto e inizia a darmi una mano. Alla fine è lui a vederlo: tranquillo e beato coricato all'ultimo sole nel giardino della casa canonica.
Come abbia fatto ad arrivare lì lo sa solo lui...
Una signora fornita delle chiavi del giardino ci vede e gentilmente ci viene ad aprire. Pochi secondi e il mio Lancelot è al sicuro tra le mie braccia...
Tutto è bene ciò che finisce bene, però ho passato veramente dei momenti terribili... :o\

05 giugno 2006

[quiz] Which Classic Female Literary Character Are you?


You're Elizabeth Bennett of Pride and Prejudice by Jane Austen!
Take this quiz!

04 giugno 2006

Biscotti al muesli

Oggi m'è venuta l'ispirazione di fare dei biscotti. Visto che avevo un po' di muesli da smaltire ho deciso di fare dei biscotti con questo ingrediente. Ho seguito una ricetta trovata sul web e il risultato è veramente ottimo.
Ho mescolato 300 grammi di farina integrale del mulino qui vicino, 300 grammi di muesli con frutta secca, un cucchiaino di estratto di vaniglia, 200 grammi di zucchero semolato, un pizzico di sale ed mezza bustina di lievito per dolci. Ho poi aggiunto 150 grammi dil burro fuso e 2 uova fresche, ed ho impastato bene il tutto. Ho lasciato riposare l'impasto in frigo. La ricetta diceva di lasciarlo al fresco per 30 minuti, io in realtà ce l'ho lasciato quasi tre ore perché sono andata a pascolare le capre.
Ho poi acceso il forno a 180°C, quindi ho formato dall'impasto delle palline e le ho schiacciate con le mani. Ho disposto i biscotti sulla teglia rivestita da carta da forno e li ho cotti a 180°C per circa 10-15 minuti, fino a quando i biscotti sono diventati belli dorati.
Veramente superlativi! Altro che i grancereale del mulino bianco!

03 giugno 2006

La calcolatrice misteriosa

Tempo fa la mia piccola calcolatrice tascabile è sparita. L'ho cercata dappertutto, ho frugato fino in fondo a tutti i cassetti della scrivania, sotto il letto, in tutti gli angoli della stanza. Praticamente ho rivoltato camera mia come un calzino.
Niente da fare. La calcolatrice non c'era più da nessuna parte. Mi sono rassegnata all'idea che mi fosse accidentalmente caduta nel cestino e quindi fosse finita nella rumenta.
Un magone infinito. L'avevo vinta a un'esposizione felina alla quale avevo partecipato con il mio Lancelot. Una calcolatrice da pochi euro, ma per me, che ho il difetto di affezionarmi sempre troppo alle cose, aveva un gran valore affettivo.
Ho tentato di trovarne una uguale. Non sarebbe stata la stessa cosa, ma meglio che niente. Però anche qui nulla da fare: è un modello che non viene più prodotto e quindi introvabile.
Mi rassegno. Dopotutto ne ho altre di calcolatrici, se mi serve fare dei conti...
Poco fa prendo il librone di istologia. C'è qualcosa infilato tra le pagine. E' lei!!! La calcolatrice!!
Non riesco a capire come possa esser finita lì in mezzo... è un mistero.
L'importante è che adesso sia di nuovo al suo posto sulla mia scrivania.
:o)

24 maggio 2006

Orbettino


Questa sera mentre innaffiavo la siepe ciò che rimane della siepe di biancospino dopo che il vicino ha deciso di tagliarci l'erba, dal prato è venuto fuori un piccolo orbettino! ^__^
Veramente carino carino. Un po' meno carino quando mi ha fatto la cacca in mano... ma la colpa è stata mia che l'ho disturbato mentre se ne stava tranquillo per i fatti suoi.
L'ho fatto vedere al babbo e poi l'ho di nuovo lasciato andare per la sua strada.
Una creaturina decisamente affascinante!
Ovviamente quando ci sarebbero delle belle cose da fotografare, la macchina fotografica non c'è, quindi la foto qui allegata non l'ho fatta io ma me l'ha procurata Google.

21 maggio 2006

Torta alle fragole

Appena fatta, ora è in frigo a riposare.
Ricetta presa dal libro "Torte dolci e salate" di Maxine Clark, pubblicato da Luxury Books.

14 maggio 2006

S. Rocco di Camogli - S. Fruttuoso - S. Margherita L.

Oggi prima escursione della stagione, organizzata dalla sezione CAI di Mondovì. Bellissima camminata, immersi nel verde del Parco di Portofino. La prima parte del sentiero, da S. Rocco a S. Fruttuoso, quasi tutto a picco sul mare. In alcuni punti molto a picco sul mare... ok, c'erano delle catene a cui tenersi, ma se si scivolava e si perdeva la presa era un bel tuffo... In ogni caso la vista era spettacolare.

Siamo scesi fino a S. Fruttuoso, una breve sosta e poi di nuovo su (dislivello di oltre 450 metri) per raggiungere Pietre Strette e da lì il sentiero che ci avrebbe portati a S. Margherita Ligure.
A Pietre Strette abbiamo fatto la pausa pranzo che ci voleva proprio per ricaricare le energie dopo la lunga camminata.
Un po' di riposo mentre aspettavamo i ritardatari e ricompattare così il gruppo e infine via per l'ultimo tratto, decisamente più facile perché in discesa. Anche se secondo me stanca di più una lunga discesa che una lunga salita...
Molto soddisfatta. Ho visto una bellissima zona dove non ero mai stata. Vegetazione rigogliosa, tanti boschi belli freschi, tante piante di corbezzolo già cariche di frutticini immaturi (ne ho anche uno io, di corbezzolo, piantato quest'anno accanto alla mia casa di campagna).
Sono anche contenta perché sono riuscita a tenere il passo del gruppo di testa senza mai vacillare. Ok, camminare a poche centinaia di metri s.l.m. non è la stessa cosa che farlo a 2000... però voglio sperare che sia anche merito dell'attività in palestra fatta quest'inverno.

08 maggio 2006

Effetti della Primavera

Mah.
Non trovo altra spiegazione.
Tutto dipende dall'allungarsi del fotoperiodo che si ha in questa fase dell'anno.
Non si spiega altrimenti perché, da un po' di tempo a questa parte, quando vedo una persona (persona che mi capita di vedere più o meno settimanalmente da quasi due anni), provo quella strana sensazione di "farfalle nello stomaco".
Niente di che, però erano mesi e mesi che non mi capitava più.
Ed è una bella sensazione. :o)

21 aprile 2006

Euroflora

Ieri pomeriggio ho raggiunto il babbo a Genova all'Euroflora. Lui era lì già dal mattino perché faceva parte della giuria (ha giudicato gladioli e iris).
Ho avuto un pochino di tempo per un giro in fiera. Spettacolare! Peccato solo non aver avuto molto tempo per potermi godere quel tripudio di fiori e piante... Ma ho intenzione, se riesco, di tornare prima della chiusura per potermela rivedere con calma.
La sera c'era la cena di Gala. Tantissima gente, qui e là qualche VIP, cibo ottimo.

16 aprile 2006

Buona Pasqua!


Buona Pasqua a tutti!
E Buon Compleanno a me!

13 aprile 2006

Prima donazione


Torno adesso dal centro trasfusionale dell'Ospedale. Ho fatto la mia prima donazione di sangue intero! :o)
Avevo già tentato più di un anno fa, ma ero risultata leggermente anemica, quindi niente da fare. Ho ritentato oggi e i miei valori erano tutti perfettamente nella norma, quindi ho potuto donare. In realtà non me l'aspettavo, pensavo che oggi sarebbero state ripetute solo le analisi. Invece le analisi sono state immediate e visto l'esito la dottoressa ha dato il via libera alla donazione.
Tutto ok. Verso la fine ho avuto un momento di "crisi"... ma mi hanno ripresa per i capelli e non ho perso conoscenza... :P
E' che ho avuto la pessima idea di buttare un occhio all'ago piantato nel mio povero braccino... Nulla di grave, spero solo che non mi capiti ogni volta.
Sembra impossibile: come veterinario ne ho viste di cotte e di crude senza mai vacillare, nemmeno i primi anni di università quando ancora non si è abituati a vedere di tutto. Ma quando si tratta di me sono una fifona... :P

Ricontiamo

Ricontiamo

04 aprile 2006

Primavera

La Primavera è decisamente arrivata.
Ecco i primi fiori delle mie giovani piante da frutto. In realtà gli albicocchi sono già fioriti da qualche giorno, ma quelli non li ho piantati io, quindi non abbiamo il legame particolare che si crea quando sei tu a metterle a dimora.
Questo è un pesco, varietà "Bianca di Mezzavia".

Notare la bellissima coccinella. :o)
In campagna da me, probabilmente grazie al fatto che sui nostri terreni non si fa nessun tipo di trattamento chimico, di coccinelle ce n'è una marea.

03 aprile 2006

Avere un cane

Frugando su Google ho ritrovato alcuni miei vecchi post inviati sul newsgroup it.discussioni.animali.cani.
Questo è un mio messaggio inviato al il 10 luglio 2000 rispondendo alla domanda "Ma cosa ti ha spinto a prendere proprio quel cane, di quella razza, e in questo momento?" nel thread "Avere un cane"
Ho scelto di prendere uno spinone perché mi fa impazzire il suo sguardo triste, i baffoni e le sopracciglia cespugliose, è un cane dolcissimo, è un cane poeta, un burbero bonario, legatissimo al padrone, perfino appiccicoso.
Inoltre è una razza italiana, fa parte della nostra storia e rappresenta un patrimonio di grande valore.
Ho scelto subito la razza che volevo, non avevo dubbi, probabilmente questa passione per i cani a pelo duro è dovuta all'imprinting: la mia prima baby sitter è stata la draahtar di mio padre, che si chiamava Brina.
Quando andai a prendere la mia cucciolina, e il padrone della sua mamma me la mise in braccio, mi sentii la persona più felice del mondo: avevo un cane tutto mio che mi voleva bene e che io adoravo (e così è tuttora).
Avere un cane è la cosa più bella che possa capitare in questa nostra breve e complicata esistenza.
La mia cagnolona non è per me solo un cane: è un'amica, è un po' una figlia dal momento che sono io che mi preoccupo di prepararle da mangiare e di tenerla in ordine, è il mio angelo custode che quando sono triste mi sta vicino, non dice nulla, ma i suoi sguardi valgono più di mille parole.
E quando la sera, mentre sto guardando la televisione, la mia bestiona mi plana addosso con i suoi 30 kg di peso e inizia a mordicchiarmi le mani, io sono felice.

31 marzo 2006

Da "Il Giornale"

Il nostro appello ai delusi
di Paolo Guzzanti e Renato Brunetta

Il 9 e 10 aprile a decidere delle sorti dell'Italia sarà paradossalmente chi non voterà, piuttosto che chi si recherà alle urne. L'Italia è infatti divisa tra la minoranza guidata dall'ex partito comunista, e la maggioranza che ad esso si è sempre opposto e si oppone. E mentre gli elettori della sinistra sono tutti determinati al voto, tra gli elettori di centrodestra è forte la tentazione di disertare.
In tanti, infatti, serpeggia un sentimento di delusione. Si aspettavano una rivoluzione liberale che non si è ancora realizzata, si aspettavano che l'Italia cambiasse più e meglio di quanto non sia cambiata.
Noi li comprendiamo, condividiamo con loro questo sentimento e vogliamo essere interpreti e garanti della loro volontà di un più deciso impegno a realizzare la rivoluzione liberale.
Noi crediamo che in tante, troppe, occasioni la Casa delle libertà abbia peccato di ingenuità, di sudditanza nei confronti dei poteri forti, di incapacità di gestire il potere con la determinazione e la dignità che vengono dal consenso, di eccessiva ricerca del compromesso anche quando non era necessario, di estenuante litigiosità interna, di disattenzione e scarsa disponibilità ad ascoltare e a stare tra la gente, di incapacità a comunicare tutto il buono realizzato e di contrastare tutto il falso sparso sul Paese dai nostri avversari e dai media con loro compiacenti. E, cosa più grave di tutte, di aver sottovalutato i tanti segnali di allarme che venivano dalle infelici prove elettorali degli ultimi anni.
Noi siamo convinti che, nonostante tutto questo, il governo Berlusconi sia stato il migliore dal secondo dopoguerra. Che le tante riforme fatte siano state tutte importanti, coraggiose, intelligenti, necessarie e che abbiano dato inizio alla irreversibile modernizzazione dell'Italia e alla sua trasformazione in un Paese fondato sulla libertà.
Noi, però, sappiamo che le riforme hanno bisogno di tempo per manifestare i loro effetti, mentre gli italiani hanno dovuto scontare il prezzo di una crisi economica le cui responsabilità vengono da lontano, insieme al continuo attacco di una politica intrisa di odio nei nostri confronti, ai limiti della guerra civile, scatenata con cinismo e spesso con violenza fisica da una sinistra che non ha nulla a che fare con il laburismo e la socialdemocrazia delle democrazie occidentali.
Noi diciamo ai delusi che quella rivoluzione è ancora a portata di mano, della stessa mano che segnerà sulla scheda la sorte dell'Italia e degli italiani.
Noi ricordiamo ai delusi che quel popolo che ha sempre resistito attivamente all'equivoca egemonia comunista è ancora maggioritario nella società italiana, nel lavoro, nelle imprese, nelle professioni e nei cuori della gente. Ma rischia di diventare per la prima volta minoritario nelle urne, per nostra responsabilità e per loro delusione.
Noi avvertiamo i delusi che la sconfitta della Casa delle libertà provocherebbe il crollo della speranza della gente libera che vedrebbe tramontare, chissà per quanto, l'unica occasione possibile di una rivoluzione liberale. Guai se ciò accadesse.
Per questo rivolgiamo ai delusi un appello. E offriamo loro un impegno sull'onore per il quale chiediamo ancora cinque anni di fiducia. Lo chiediamo con l'orgoglio degli obiettivi realizzati, e con la volontà di fare di più e meglio. Noi siamo consapevoli che le grandi rivoluzioni liberali del nostro tempo, come quelle della Thatcher in Gran Bretagna e di Reagan negli Stati Uniti, si sono sempre realizzate con il secondo mandato, non con il primo. Il lavoro iniziato cinque anni fa deve essere compiuto.
Noi ci impegniamo a batterci per un governo di persone competenti, che abbia e dimostri sempre una forte e visibile passione politica, capace di fare, ma anche di ascoltare, comprendere, rispondere e decidere.
Noi ci impegniamo a lavorare ancor di più per Forza Italia, per farne un partito diverso dagli altri, dove si discutano ancor più apertamente idee, uomini e programmi, capace di rappresentare sempre meglio quel blocco sociale e politico che a Forza Italia ha dato in questi anni la sua fiducia, ma anche affidato una missione in parte incompiuta.
Noi siamo con Berlusconi e a Berlusconi intendiamo garantire tutta la forza politica necessaria per resistere all'assedio soffocante della vecchia politica che spinge sempre, come è nella sua natura, a compromessi al ribasso.
Tanto leali, quanto liberi: questa è la nostra identità e la nostra credibilità, insieme al nostro impegno a saper dire di no, a dire sempre la verità e a mostrare la verità ai cittadini, nonostante l'assordante rumore delle mistificazioni che oggi provengono da quasi ogni parte.
Chiediamo ai delusi di non disertare le urne, consegnando l'Italia a coloro che la riporterebbero indietro. Lo chiediamo con orgoglio, con passione, con animo libero e sincero, e col sentimento di chi è con gli italiani che lavorano, che producono, che rischiano tutti i giorni, che si affacciano al futuro e lo vogliono limpido e rassicurante, ricco di libertà e di opportunità.
Gli italiani liberi possono vincere ancora.

Da Il Giornale del 30/03/2006

26 marzo 2006

Rotelle all'uvetta

Oggi mi sono messa alla prova con una ricetta piuttosto elaborata. Ho preparato i Pains aux raisins che io ho ribattezzato Rotelle all'uvetta. La ricetta che ho seguito è quella del sito Florilège Gourmand.
Una nota negativa: le mie rotelle non sono molto rotonde... le ho messe troppo vicine così cuocendo si sono addossate una all'altra e alla fine sono diventate poligonali. Però sono deliziose! :o)

25 marzo 2006

Ricamini

Ecco gli ultimi mini-lavori a punto croce che ho fatto incorniciare.

La gallinella in realtà non è a punto croce ma è a piccolo mezzo punto.

20 marzo 2006

Marzolina

Ieri sera finalmente è nata la capretta di Adua! Il parto è stato rapido, la piccola era perfettamente posizionata e il tutto non è durato che pochi minuti.
Ecco qui il primissimo scatto, pochi istanti dopo il parto:

E qui com'è oggi. Non ha ancora un giorno di vita ma è già una piccola creaturina curiosa e sgambettante. Una meraviglia! ^___^

[Non le farò mai sapere che i resti del suo babbo sono nel mio freezer... :P ]

19 marzo 2006

Torta di mele senza grassi

Questa mattina ho preparato la torta di mele seguendo la ricetta che mi ha dato la scorsa settimana la Sig.ra Marilena.

Ho sbattuto bene 5 uova fresche delle mie galline con 6 cucchiai di zucchero. Ho poi aggiunto 10 cucchiai di farina 00 setacciata e una bustina di lievito per dolci. Infine al composto ho unito due vasetti di yogurt bianco. Una volta ottenuto un impasto omogeneo e senza grumi, ho aggiunto 3 mele tagliate a dadini.
La ricetta prevedeva mele Renette, io a casa avevo solo delle mele Fuji e ho usato quelle.
Ho versato nello stampo imburrato e infarinato e ho infornato in forno caldo a 200°C per 10 minuti e poi a 180°C per 20 minuti. Una volta intiepidita, l'ho cosparsa con dello zucchero a velo. Questo il risultato:

Il profumo è delizioso.

Giornata Bianca

Ieri c'è stata la 5° Giornata Bianca dei Veterinari organizzata dal mio Ordine Provinciale.
Tutto bene tranne il fatto che è stata troppo bianca. Infatti abbiamo avuto nebbia e poi anche neve... ovviamente anche le temperature, di conseguenza, erano ben diverse dalle temperature primaverili. In ogni caso, a parte il maltempo, è stata una bella giornata con un'ottima compagnia.
Al mattino c'è stata la gara di slalom gigante. Io sono arrivata terza nella mia categoria (donne veterinari)! ^_____^ premiata con tanto di coppa!
Pomeriggio libero e ho cercato di sfruttare nonostante tutto il mio skipass... neve bellissima e piste praticamente deserte, ma il freddo e soprattutto la nebbia erano piuttosto fastidiosi.
Verso le 15 ho deciso che la dose di nebbia e neve poteva bastare e sono scesa un po' più a valle, a Miroglio, dove ho potuto visitare il nuovo Museo della Montagna, dedicato alla montagna e alla sua gente.
Infine un'abbondante merenda sinoira ha concluso la giornata. Merenda sinoira rallegrata dall'estrazione di molti premi. Anche per quest'anno non sono stata la fortunata vincitrice del viaggio... e nemmeno di uno dei ricchi cestini gastronomici... però ho vinto un buono da 20 euro da spendere in una macelleria, e non mi lamento :))

17 marzo 2006

Dove sono

Elezioni 2006. Io sono qui. E tu dove sei?

11 marzo 2006

Senza parole...

No. Non è il titolo della canzone di Vasco.
E' il mio stato d'animo dopo aver visto poco fa il servizio al TG su cosa è successo oggi a Milano.
Acune immagini le potete vedere qui.
E la cosa che mi lascia di stucco, non è tanto vedere cosa hanno fatto. Lo sapevo già da mo' che tutta 'sta marmaglia di no global, disobbedienti e simili, sono solo un branco di delinquenti.
Cosa mi lascia senza parole è sapere che questi cosiddetti no global fanno parte dell'Unione con tanto di candidati... O__O

06 marzo 2006

Muffins

Oggi m'è venuto un attacco di "muffinite" e ho preparato un bel po' di muffins in due versioni.
Muffins al cioccolato con gocce di cioccolato, ricetta presa dal sito Kucinare.it:

E muffins ai frutti di bosco, ricetta letta sul blog di Roberta:

Le uniche varianti che ho fatto:
  • La ricetta di quelli al cioccolato prevedeva il buttermilk, che io ho sostituito con del semplice latte;
  • Quasi tutte le ricette dei muffin dicono che l'impasto non va troppo rimescolato e deve rimanere piuttosto grumoso. Io non mi son fidata, visto che da sempre so che i grumi negli impasti non sono una cosa buona, e ho amalgamato bene bene i composti.
Il babbo ha fatto da assaggiatore ufficiale e mi ha detto che sono squisiti! :o)